Tradizione vuole che la città sia stata fondata dagli etruschi nel VI secolo a.C. e che il suo nome derivi da Mantus, divinità infernale. Nel 70 a.C. vi nacque Virgilio, che di Inferi se ne intendeva. Erano forse gli acquitrini e le paludi che la circondavano a evocare certe immagini sulfuree. E anche se canalizzate e ordinate, ancora oggi tre lati di Mantova sono bagnati dalle acque.
Resa città insulare dallo scavo del Rio, il canale che attraversava l’abitato e univa il Lago Superiore all’Inferiore, la città ha mantenuto nei secoli il suo carattere “acquatico”. A partire dal nome del suo centro storico: Paiolo, rubato al lago che alla metà del XVIII secolo fu interrato e affiancato dalla “terza cerchia”, costituta ora di quartieri moderni e impianti sportivi.
Ma i tesori di Mantova sono conservati soprattutto all’interno delle prime due cerchie murarie. Primo fra tutti, lo splendido Palazzo Ducale, affacciato in parte sulla vasta piazza Sordello, che racchiude giardini, piazze, le opere d’arte di Pisanello, gli affreschi di Giulio Romano, una pala di Rubens e, nel vicino castello di San Giorgio, la celebre Camera degli Sposi, affrescata dal Mantegna tra il 1465 e il 1474.
Splendido anche il complesso medievale di piazza delle Erbe, con la romanica Rotonda di San Lorenzo, il Palazzo della Ragione, la Torre dell’Orologio e il Palazzo del Podestà (al cui interno si trova il piccolo museo dedicato al pilota Tazio Nuvolari, orgoglio mantovano). E poi ancora il Duomo, le chiese di San Sebastiano e Sant’Andrea, progettate da Leon Battista Alberti; la casa di Andrea Mantegna e la meraviglia di Palazzo Te, situato oltre la terza linea di mura, in un luogo anticamente detto Tejeto, per le capanne che vi si trovavano.
Mantova è una città-museo, bella come quando fu progettata e dichiarata non a caso dall’Unesco Patrimonio mondiale dell’Umanità.
Non mancheranno alcune visite nei dintorni: da Marmirolo con la riserva di Bosco Fontana dove si conserva la palazzina gonzaghesca luogo di rappresentanza e svago a Sabbioneta, la città ideale, fino a Carpi, crocevia tra Reggio, Parma e Mantova.
